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Monaco Bayerische Staatsoper. Les Troyens, la rarità di Berlioz al completo

“…Daniele Rustioni, a nostro parere il direttore italiano più talentuoso della sua generazione, ha galvanizzato l'orchestra, il coro, ben preparato da Stellario Fagone, e il notevole cast vocale nell'esecuzione ed è diventato il beniamino del pubblico che lo ha accolto festosamente fin dall’inizio dell’opera e lungamente acclamato durante le varie fasi dello spettacolo. Tre anni fa avevamo casualmente incontrato il maestro in occasione di un evento a cui partecipava: in quell’occasione cominciò a parlarci de Les Troyens, era chiaro che stava già da tempo studiando l’opera, per cui ci aspettavamo che la dirigesse, poi c’è stata la pandemia e ora finalmente è andata in scena. Il direttore d’orchestra è decisivo per la riuscita dei Les Troyens per la difficoltà intrinseca di bilanciare le diverse sezioni di un’orchestra numerosa e variegata in buca e in scena e di rendere tutte le sfumature timbriche che caratterizzano i diversi personaggi e le varie scene, calibrando attentamente la varietà ritmica, dinamica e agogica.Berlioz è noto per la grandiosità orchestrale ma non bisogna sottovalutare le scene in cui pochi strumenti dipingono uno stato d’animo, un’emozione. Rustioni ha reso una memorabile esecuzione grazie al talento, l’impegno serio e la passione che lo anima e che comunica anche al pubblico, così è stato uno dei trionfatori dello spettacolo. Un importante protagonista è il coro che ha assolto il suo compito con grande bravura ed è stato lungamente applaudito.”

GothicNetwork, Daniele Puggioni

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