REVIEWS | La Repubblica

Rustioni, il gesto e la sfrontatezza.
"...il dialogo sempre smanioso con l'estro elettrizzante e sornione di Maisky ha creato un'alchimia esecutiva di singolare fascino. Ad esempio nell'Adagio distinto dal continuo spostamento di baricentro cantabile, l'"ascolto" del direttore e dell'orchestra hanno creato attorno al solista un'aura speciale, intensa e sospesa. ... altra scelta sfrontata, legittima in un dimostrativo appuntamento inaugurale ... e ripagata dall'accoglienza del pubblico, l'ha fatta Rustioni: mettendo sui leggii, a seguire, la Sinfonia n.5 di Sibelius. ...la corrucciata partitura è tutta da scoprire. L'accostamento astuto di Rustioni rimarcava la deriva nazionalistica di Dvorák e Sibelius, e la valorizzava.
La bellezza della Quinta non è limpida ma tormentata, ossessiva e disarticolata. Non ti lascia ma conquista piano piano. Rustioni s'è districato senza affanni tra sortilegi e veleni della musica. E l'ha fatta suonare subito familiare e persuasiva...."
La Repubblica, Angelo Foletto

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